Le Cicatrici

Scottatura solare

Autore: dott.ssa Tania Basile  04/09/2020

L’estate è per molti la bella stagione, il momento del relax totale e delle giornate passate al mare ma non sempre il sole dei mesi estivi è alleato della pelle e della nostra salute. L’esposizione ai raggi solari aiuta il nostro organismo a sintetizzare la vitamina D, importante nel ciclo del calcio, aumenta i livelli di serotonina incidendo positivamente sull’umore, incrementa testosterone e progesterone oltre che favorire un naturale rilassamento dei muscoli ed un notevole beneficio per le ossa. Nonostante ciò il sole può rappresentare anche un temibile nemico soprattutto se non ci si difende dai raggi UV che possono compromettere seriamente la salute della nostra pelle. Uno dei problemi più comuni è riconducibile alla scottatura solare che rappresenta un’infiammazione della cute che può manifestarsi con diversi gradi di gravità.

Le scottature da sole, o eritemi solari, sono un appuntamento fisso d’estate. L’esposizione eccessiva, o senza le necessarie precauzioni, ai raggi ultravioletti produce effetti importanti sul DNA delle cellule cutanee spingendo l’organismo ad innescare meccanismi di autodifesa provocando l’infiammazione tipica delle scottature. Alla vista la pelle diventa arrossata, aumenta la sensazione di prurito e bruciore nelle parti maggiormente interessate dall’eritema oltre che la sensibilità al tatto. Questi sintomi compaiono, generalmente, dopo 6/12 ore dall’esposizione e possono essere accompagnati da febbre, sensazione di freddo ed un indebolimento generale. Nei casi più gravi all’arrossamento può accompagnarsi la presenza di bolle piene di essudato, vomito, diarrea, stato confusionale e perdita di coscienza. Questi sintomi indicano la necessità di rivolgersi ad un medico al fine di contenere i rischi e salvaguardare la salute.

Per combattere le scottature sono necessarie azioni che aiutino ad alleviare la sensazione di bruciore e prurito e che allo stesso tempo contengano la febbre egli altri sintomi connessi all’eritema. In primis, bisogna evitare nuovamente di esporsi al sole per non peggiorare la condizione della cute ed evitare ustioni di maggiore entità. Per limitare i danni alla cute ed alleviare in generale i sintomi occorre applicare impacchi freschi sulla pelle o una doccia fredda mentre per contrastare la sensazione di malessere generale è possibile assumere paracetamolo o FANS. Dopo la doccia è consigliabile asciugarsi tamponando la pelle per evitare che lo sfregamento con il tessuto irriti ulteriormente la cute così come per gli impacchi è indicato utilizzare un tessuto in cotone che agisca in maniera delicata sulla pelle.

Determinante è un adeguato apporto di liquidi nei giorni a seguire al fine di evitare la disidratazione e quindi aggravare, oltre che il quadro generale, lo stato di salute dei tessuti cutanei già interessati da infiammazione. Nei casi più gravi, dove si presenta febbre ad esempio, può risultare decisiva l’assunzione di cortisone per almeno 4 giorni mentre una comune crema emolliente è sufficiente per accompagnare la pelle nella fase desquamativa che solitamente insorge a distanza di qualche giorno dall’esposizione al sole. È assolutamente da evitare lo sfregamento, la manipolazione e la rottura delle bolle per non aumentare sensibilmente il rischio di infezioni.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo centrale per la convalescenza. Alimenti ricchi di betacarotene e vitamina E, come frutta e verdura, contribuiscono alla produzione di melanina e favoriscono la rigenerazione delle cellule cutanee. Carote, asparagi, pomodori, melone, ed altri alimenti simili, hanno un elevata concentrazione di queste sostanze fondamentali per la nostra pelle ed essendo ricchi di acqua favoriscono anche una corretta idratazione dell’organismo.

La prevenzione rimane, comunque, la migliore delle cure per le scottature solari. Evitare l’esposizione nelle ore più calde del giorno e aiutare la pelle con un adeguata crema protettiva, infatti, riduce sensibilmente il rischio di scottature. Lozioni con almeno un fattore di produzione 30 sono sufficienti a contenere gli effetti dei raggi solari soprattutto se si ripete l’applicazione più volte durante la giornata. Per quanto riguarda i bambini è necessario proteggere la pelle con indumenti adeguati e cappellini, evitare assolutamente l’esposizione al sole nelle ore centrali del giorno ed utilizzare creme protettive indicate per i più piccoli. Sotto i sei mesi sono fortemente sconsigliate sia l’esposizione al sole che l’utilizzo di creme solari.

Sebbene i sintomi più comuni delle scottature si esauriscano nel giro di qualche giorno, è importante ricordare che la condizione di estrema sensibilità della cute permane per un lungo periodo dopo la completa guarigione e che un’esposizione solare, anche per un modesto lasso di tempo, può riportare l’infiammazione ad una nuova fase acuta. È bene ricordare, a tal proposito, che le reiterate infiammazioni della cute incidono sensibilmente sul precoce invecchiamento della pelle, la comparsa di macchie cutanee oltre che provocare danni permanenti agli occhi ed alla pelle. Inoltre le continue ustioni solari sono alla base dell’aumento dell’incidenza dei tumori cutanei come il melanoma, una forma molto aggressiva di tumore determinato dalla trasformazione dei melanociti deputati alla pigmentazione della pelle. Le scottature e le ustioni nei bambini aumentano sensibilmente la possibilità di insorgenza di tumori della pelle in età adulta.

 Fonti:

-          William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer2020.

-          Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

 



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