Le Cicatrici

Cicatrici da morbillo

Autore: dott.ssa Tania Basile  21/01/2020

Causato dal Paramyxovirus, il morbillo è una malattia esantematica molto contagiosa che provoca un’eruzione cutanea simile alla rosolia, frequente soprattutto nei bambini, ma non solo che il più delle volte si risolve spontaneamente.

Raramente può portare alla morte o creare grossi problemi come perdita della vista, dell'udito o danni cerebrali permanenti.

I segni ed i sintomi iniziali di solito includono febbre spesso uguale o superiore a 40 °C, tosse ed occhi rossi infine piccole macchie note come macchie di Köplik.

Le complicanze si verificano in circa il 30% dei casi e possono includere, oltre a quelle precedentemente descritte, diarrea, otite, polmonite, encefalite.

 

Come si trasmette il morbillo?
Il morbillo è una malattia che si trasmette per via aerea, infatti, può essere diffuso attraverso il contatto con la saliva, le goccioline di Flugge, ma anche tramite lo sperma o il muco.

 

Il morbillo va in diagnosi differenziale con la scarlattina, la rosolia e la sesta malattia. Nella sesta malattia il rash dura qualche giorno e parte dal torace e raggiunge in seguito il viso.

La rosolia si manifesta con febbre non elevata e rash non confluenti sul collo e sul petto, gonfiore dei linfonodi latero-cervicali. Nella scarlattina il rash è, appunto, più scarlatto ed inizia nella regione inguinale o ascellare e risale concentrandosi maggiormente nell'area bocca-mento.

 

Il morbillo, come già detto precedentemente, va in diagnosi differenziale con alcune patologie tra cui vi è anche la varicella; in quest’ultima le macchie sulla pelle sono a forma di vescicola e quindi più difficili da far sparire soprattutto in età adulta.

Se è vero che nella prima fase compaiono come pustole, entro al massimo una settimana si trasformano in crosticine che in seguito cadono senza lasciare nessuna cicatrice evidente, ma ciò avviene solo e soltanto se si evita di toccarsi in continuazione.


Come alleviare il prurito? 

Per alleviare il prurito sia del morbillo che della varicella sarà necessario utilizzare degli antistaminici, ma anche il talco meglio se mentolato.  Il morbillo, soprattutto negli adulti, non è così raro come si potrebbe pensare, ma vaccinandosi anche in età adulta si evitano molti problemi.

 

All'inizio il morbillo negli adulti si presenta come una banale influenza considerando che tra i primi sintomi del morbillo ci sono tosse e mal di gola, in seguito, congiuntivite, ma soprattutto febbre molto alta, fino a 40 gradi, quindi sintomi molto simili a quelli che si presentano in età pediatrica.

Dopo qualche giorno si presenteranno sul nostro corpo le macchioline rosse per cui il morbillo è tanto conosciuto.


Differenza tra adulti e bambini

La differenza tra il morbillo negli adulti e nei bambini la si trova nelle complicanze, che negli adulti sono più gravi. In caso di gravidanza, il morbillo rischia di danneggiare anche il feto. La modalità di trasmissione è sempre uguale. Le accortezze da utilizzare per evitare rimangano sulla pelle orribili cicatrici sono le stesse utilizzate nei bambini.

 

Non confondiamo il morbillo con la rosolia

Altra patologia simil morbillo, ma in realtà diversa è la rosolia, malattia infettiva, di origine virale dovuta al Rubella virus. È esantematica, maculo-papulosa, acuta e molto contagiosa.

Tale malattia esantematica può anche colpire donne gravide e, a seconda del mese di gestazione, la permanenza del virus nell'ospite può comportare effetti teratogeni per il feto.

Esistono due modalità di contagio della rosolia:

Orizzontale, ovvero, trasmissione per via aerea oppure per contatto diretto o indiretto;

Verticale, dalla madre infetta al feto, tramite placenta. In età pediatrica ha solitamente un decorso benigno; ma quando una donna non immunizzata ne viene contagiata può sviluppare la sindrome da rosolia congenita, che causa l'aborto nel 20% dei casi e può produrre invalidità gravi e permanenti nel bambino.

 La rosolia ha un periodo di incubazione di circa due settimane e può presentare due forme cliniche, una tipica, caratterizzata da esantema micro-papuloso non confluente a rapidissima evoluzione dalla testa ai piedi, da febbre, flogosi e tumefazione dei linfonodi nucali e laterocervicali ed artralgie di breve durata solo negli adulti; in questa forma clinica, la linfoadenite, che può durare fino al 30º giorno, precede sempre la febbre e l'esantema.

 La diagnosi differenziale rispetto al morbillo si effettua osservando anche l'eruzione più lieve e leggera, e per l'assenza di Macchie di Köplik, rinite, fotofobia o tosse. Non vi sono terapie specifiche per la rosolia, in caso di febbre elevata si userà il paracetamolo ed ibuprofene per i dolori articolari.

 

Queste malattie esantematiche sono piuttosto comuni tra i bambini, mentre negli adulti sono meno frequenti anche se non rare.


Come trattare le cicatrici da morbillo?

Dopo la caduta delle crosticine, possono rimanere minuscole cicatrici, che di solito scompaiono nell’arco di alcuni mesi o di un anno. Nel caso invece, grattandosi, si provochi la rottura delle vescicole e in queste si sia sviluppata un’infezione secondaria o anche soltanto la caduta di una crosta, rimangono non di rado cicatrici permanenti. Le cicatrici non sono sempre portate con serenità, soprattutto se presenti sul viso possono creare disagio e non sempre è possibile camuffarle con il trucco.

                

I segni lasciati dalla varicella non sono molto diversi da quelli lasciati dall’ acne, anche se la patologia è diversa i rimedi sono gli stessi: ma in questo caso è più consigliata la chirurgia estetica.

La rimozione delle cicatrici post- patologie esantematiche soprattutto da morbillo poiché è il più aggressivo tra tutti,  richiede diverse sedute e trattamenti di circa 30 minuti ciascuna, eseguite ad intervalli di circa due settimane.

 

 

 

 Link:

 

  1. morbillo in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. 
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  3. Measles (Red Measles, Rubeola), su Dept of Health, Saskatchewan. 
  4. Morbillo, su www.epicentro.iss.it. 
  5. Semba RD, Bloem MW., Measles blindness, in Surv Ophthalmol., vol. 49, 2004, pp. 243-55.
  6.  Cohen BE, Durstenfeld A, Roehm PC, Viral Causes of Hearing Loss: A Review for Hearing Health Professionals, in Trends in Hearing, 2014.
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  13. Igiene, Medicina Preventiva e del Territorio, 2ª ed., Idelson-Gnocchi, p. 272.
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  15. European Centre for Disease Prevention and Control, Bi-annual measles and rubella monitoring report, October 2017.
  16. European Centre for Disease Prevention and Control. Bi-annual measles and rubella monitoring report, October 2017. Stockholm: ECDC; 2017 PDF.

 



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