Le Cicatrici

Dermatite seborroica

Autore: dott.ssa Tania Basile  07/04/2020

Che cos’è la dermatite seborroica?

La dermatite seborroica è una infiammazione cutanea cronica legata all’attività irregolare delle ghiandole sebacee in corrispondenza di aree dove la presenza di tali ghiandole è particolarmente elevata. Per questo motivo la dermatite seborroica si concentra nella parte superiore del tronco ed in particolare sul viso e nel cuoio capelluto. La dermatite seborroica interessa principalmente individui di sesso maschile e in minor misura le donne mentre la fascia d’età con la maggiore probabilità di insorgenza è tra i 30 ed i 40 anni. Il fenomeno, dovuto principalmente alla proliferazione incontrollata e accelerata delle cellule cutanee, si manifesta con un arrossamento della pelle e la comparsa di squame secche e giallastre accompagnate da prurito.

 

Quali sono i fattori scatenati della dermatite seborroica?

Sebbene la dermatite seborroica sia un disturbo del tutto benigno può provocare disagio e problemi a relazionarsi del soggetto per via del forte impatto estetico del problema. Alla base di questa patologia intervengono diversi fattori scatenanti: in primis esiste una diatesi ereditaria sulla quale lieviti, fattori ambientali e alimentazione giocano un ruolo altrettanto importante. Il lievito responsabile dell’irritazione cutanea è il Malassezia furfur che occasionalmente tramuta la sua naturale presenza sulla cute umana diventando un patogeno opportunista e provocando la tipica irritazione cutanea della dermatite seborroica.

Se da un lato, dunque, fattori genetici e lieviti sono importanti nell’insorgenza del problema, altrettanto importanti sono fattori scatenanti di tipo ormonale, soprattutto in concomitanza con i cambi di stagione, e alimentari, cioè quando il sano equilibrio dell’organismo è disturbato da una dieta sregolata ricca di grassi. È stato rilevato, inoltre, che nei soggetti affetti da morbo di Parkinson o immuno-compromessi, come i malati di AIDS, la malattia insorge con una percentuale maggiore rispetto ai soggetti sani. Sebbene siano noti alcuni fattori scatenanti, e aggravanti, rimane difficile e complicato arginare il problema alla radice proprio perché il disturbo è fortemente correlato alla predisposizione genetica dell’individuo.

Nelle dermatiti più leggere le cause scatenanti potrebbero essere individuate nelle abitudini quotidiane. L’alimentazione, come accennato, gioca un ruolo fondamentale per l’insorgenza della dermatite seborroica. Grassi saturi e zuccheri possono, in molti casi, concorrere in modo decisivo alla comparsa del disturbo così come latticini e cibi lievitati. Al contrario gli acidi grassi polinsaturi, ad esempio gli Omega3, favoriscono il contenimento e la diminuzione del fenomeno cutaneo. Tra le cattive abitudini sono da elencarsi l’eccessivo lavaggio dei capelli, spesso con prodotti aggressivi, e l’abitudine di passare le mani tra i capelli favorendo il deposito di grasso sul cuoio capelluto ed i capelli stessi.

 

Quali sono i sintomi della dermatite seborroica?

Tra i sintomi più comuni della dermatite seborroica è possibile osservare la comune forfora che compare sul cuoio capelluto, barba e sopracciglia. Quando la dermatite si accompagna a sintomi più marcati ed evidenti compaiono in tali aree, zone di cute oleosa che vengono invase da croste o squame bianche o giallastre ben visibili. Inoltre l’infiammazione porta all’arrossamento ed al prurito delle zone colpite e alla possibile formazione di rash cutaneo (si consiglia di curare le unghie ed evitare di grattarsi per evitare di creare cicatrici su viso e corpo). Tra i sintomi comuni è possibile osservare anche la leuconichia, che riguarda le unghie, la secrezione oculare, la congiuntivite e gonfiore palpebrale. Negli infanti il disturbo può caratterizzarsi per la presenza di papule, dermatite cronica da pannolino e lesioni e croste del cuoio capelluto.

 

Quali sono i trattamenti per la dermatite seborroica?

I trattamenti per il contenimento e la risoluzione della dermatite seborroica sono diversi e proporzionati all’entità del problema. Nei casi blandi è possibile intervenire con shampoo antiforfora e detergenti ad uso topico a base di zolfo o di acido salicilico. Importante è anche l’ausilio di prodotti antimicotici capaci di intervenire anche nei casi più gravi e l’utilizzo di antinfiammatori non steroidei da accompagnare a farmaci topici, come il cortisone ad esempio, sotto controllo medico. Generalmente shampoo e lozioni a base corticosteroidee vengono prescritte per trattare casi particolarmente gravi e forme di dermatite aggressiva. Sia nelle forme lievi che nelle forme più aggressive i trattamenti hanno solitamente la durata di alcune settimane; è importante, difatti, cambiare radicalmente le proprie abitudini alimentari ed igieniche oltre a dover attendere almeno 7/10 giorni prima di ottenere i primi miglioramenti dell’area trattata.

Oltre al trattamento medico ed alla prevenzione legata all’alimentazione è possibile mettere in atto alcuni accorgimenti capaci di limitare l’insorgenza del problema in modo preventivo. Il trattamento con oli vegetali, come l’olio di oliva, sul cuoio capelluto permette di ammorbidire e rimuovere le croste del cuoio capelluto limitando l’effetto della dermatite. L’eliminazione dei prodotti aggressivi, inoltre, a favore di detergenti naturali delicati e antinfiammatori evita che la cute sia soggetta a stress e che intensifichi la produzione di nuove cellule cutanee. Anche le tinte per capelli non sono particolarmente indicate per i soggetti con una predisposizione alla dermatite così come lacche e prodotti spray. Per gli uomini la rasatura, con lamette o rasoi, diviene un’abitudine da dimenticare a favore di una rasatura parziale con rasoio per capelli o evitando di radere l’area interessata da dermatite seborroica. È possibile usare il rasoio elettrico pur prestando attenzione a non irritare lo strato cutaneo.

 Fonti:

-             Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

-              Fitzpatrick - Wolff - Johnson – Saavedra, Fitzpatrick - Manuale atlante di Dermatologia Clinica, Piccin 2014.



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