Le Cicatrici

Linfonodi: perché si ingrossano?

Autore: Pasquale Ambrosio 17/05/21

I linfonodi, o ghiandole linfatiche, sono organi, di forma tondeggiante o oblunga, disseminati lungo il sistema linfatico e deputati allo sviluppo della risposta immunitaria attraverso il filtraggio ed il riconoscimento delle potenziali minacce per l’organismo. Le principali cellule deputate a tale ruolo nei linfonodi sono i linfociti che si adoperano gli agenti patogeni. Le infezioni dei linfonodi comportano un ingrossamento degli stessi che, nella maggior parte dei casi, è dovuto a cause benigne o fattori infettivi comuni come raffreddori e mal di gola. In rari casi l’ingrossamento dei linfonodi può essere associato alla presenza di neoplasie; in tal caso si parla di linfonodi sentinella ovvero i primi a ricevere, attraverso il drenaggio linfatico, le cellule tumorali metastatizzanti.

Introduzione

I linfonodi rappresentano una delle strutture più importanti dell’organismo umano. Giocano un ruolo cruciale nel funzionamento dell’organismo e nella difesa da agenti patogeni. L’opera di filtraggio della linfa, proveniente dai tessuti, assicura al corpo una immunità costante attraverso l’incessante lavoro di linfociti e macrofagi che attaccano ed eliminano tutti i patogeni e le cellule alterate che giungono verso questi snodi.

Il corpo umano ha circa 600 linfonodi, disseminati in ogni area del corpo in punti strategici lungo il sistema linfatico. Il collo, l’addome, le ascelle e l’inguine sono alcuni di questi “incroci” lungo i quali si sviluppa il fronte della difesa immunitaria. L’infiammazione dei linfonodi, sebbene sia comune e legata spesso a infezioni usuali nell’uomo, ha un ruolo centrale nella diagnosi tumorale intercettando le cellule tumorali provenienti dai tessuti colpiti. Quando queste stazioni linfonodali subiscono una trasformazione patologica si parla di linfoadenopatie.


Che cosa sono i linfonodi?

I linfonodi sono organi linfoidi periferici distribuiti in alcune aree del corpo lungo il sistema linfatico. I più importanti snodi sono localizzati nelle zone pelvica, ascellare, inguinale, nella regione auricolare e nella zona del collo. Le ghiandole linfatiche, e non solo, rappresentano un fondamentale strumento per la difesa immunitaria dove linfociti e cellule dendritiche identificano e bloccano antigeni estranei e potenzialmente pericolosi.

I linfonodi hanno una dimensione che varia da pochi millimetri fino ad un centimetro, raddoppiando il proprio volume in caso di infezione. Nei linfonodi giungono i vasi linfatici afferenti provenienti dai tessuti che dopo essere stati filtrati fuoriescono attraverso i vasi efferenti. La part esterna della ghiandola è detta capsula rivestita al suo interno da una serie di strutture definite seno subcapsulare, trabecole e seno trabecolare che racchiudono la corteccia, il nodulo linfoide e l’area midollare nonché altre aree fondamentali.

I linfonodi sono, inoltre, ghiandole indispensabili dove viene attivata la memoria immunologica, ovvero quei processi che permetto di ricordare gli antigeni e modulare la risposta immunitaria in funzione della specifica minaccia. Questo importante ruolo dei linfonodi è completato attraverso l’interazione tra linfociti T, linfociti B e cellule APC, le principali armi contro le minacce.


Perché si ingrossano i linfonodi: la linfoadenopatia

Il cambiamento delle dimensioni dei linfonodi è un processo, a volte, fisiologico che non deve mettere in allarme. I linfonodi aumentano di dimensioni in funzione di un’infezione, ad esempio, oppure a causa di determinati lavori o in alcuni momenti della crescita. Le manifestazioni fisiologiche e benigne, dunque, devono essere inquadrate nelle normali attività dei linfonodi; si possono ingrossare per il mal di gola o per il raffreddore, per ritornare in breve tempo alla loro dimensione naturale.

I processi di ingrossamento dei linfonodi sono definiti linfoadenopatie; in questa definizione sono da ricomprendersi anche le manifestazioni non benigne e che possono essere campanello di allarme per la presenza di altre patologie importanti quali sarcoidosi, HIV, tubercolosi nonché diverse neoplasie. L’ingrossamento dei linfonodi deve preoccupare se la condizione perdura per più di due settimane o se ad essere interessati sono non i linfonodi di un solo distretto ma tutti i linfonodi. Se i linfonodi rispondono a quest’ultima esemplificazione è doveroso rivolgersi al proprio medico. I linfonodi possono essere, altresì, sede primitiva di linfomi Hodgkin e non Hodgkin.


Linfonodi sentinella: cosa sono?

I linfonodi sentinella sono i primi coinvolti nel drenaggio della linfa proveniente da tessuti colpiti da tumore. In pratica, le cellule tumorali, che si distaccano dalla sede di origine e che vengono drenati nel sistema linfatico, giungono nella prima stazione linfonodale più vicina generando la risposta infiammatoria che ne determina l’aumento di dimensioni. Il linfonodo sentinella diventa, perciò, un importante strumento di diagnosi sia come esordio di una malattia o come sintomo di una diffusione della stessa.

L’esame che permette di individuare l’eventuale presenza di cellule tumorali nel circolo linfatico è la linfoscintigrafia. Questa tecnica consiste nel somministrare nell’area colpita da tumore un isotopo debolmente radiativo che viene trasportato fino alla prima stazione linfonodale. Individuato il linfonodo sentinella, deputato a drenare la linfa proveniente da quei specifici tessuti, si procede alla biopsia dello stesso per verificare la presenza di eventuali cellule tumorali.

Individuare ed analizzare il linfonodo sentinella è fondamentale per determinare la prognosi nei soggetti colpiti da neoplasie. In alcuni casi, viene effettuata lo svuotamento dei linfonodi dell’area, la linfadenectomia, per bloccare il flusso di cellule alterate distaccatesi dall’area tumorale.




Fonti:

-      Federico Frusone, Giulia Puliani, Manuale di medicina generale per i medici di base e specializzazioni mediche, Edises, 2017.

-      COMU, Manuale di oncologia, Minerva Editore, 2018.

-      AIRC, Linfonodi: le domande più frequenti. https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/come-affrontare-la-malattia/linfonodi



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