Le Cicatrici

Otoplastica per correggere l'orecchio

Autore: Valeria Di Mattei Di Matteo 25/08/2016

L’otoplastica è l’intervento di chirurgia plastica o estetica utilizzato per correggere o ricostruire la parte esterna dell’orecchio.

Come accade per molte delle applicazioni della chirurgia plastica, migliorare l’aspetto delle orecchie spesso non coincide solo con un’esigenza di carattere estetico, ma individua anche un accrescimento della propria autostima e, di conseguenza, un beneficio di natura psicologica.

 

L’otoplastica viene comunemente impiegata nella chirurgia plastica - laddove ci sia il bisogno di operare una ricostruzione delle orecchie a causa di traumi o di gravi difetti congeniti – o nella chirurgia estetica, nel caso di difetti che incidono sull’aspetto della persona. L’obiettivo perciò non è uno solo: possono essere ricostruite o ri-modellate parti dell’orecchio, così come possono essere corrette orecchie sporgenti o deformate, conferendo maggiore simmetria ed equilibrio ai tratti del viso e alla forma della testa.

Va subito specificato che l’ intervento di otoplastica non corregge i difetti uditivi e, al tempo stesso, non altera la capacità uditiva.

Nella definizione degli aspetti principali, occorre tener conto di alcuni fattori che incidono sulle fasi preliminari e centrali dell’intervento, come il tipo di pelle, l’età, e i tempi di guarigione.

 

Nel caso in cui l’otoplastica sia eseguita sui bambini, è fondamentale analizzare innanzitutto le aspettative (troppo alte o irrealistiche per i genitori) e le implicazioni di carattere psicologico, qualora il bambino non voglia sottoporsi all’operazione o abbia paura delle conseguenze. L’intervento di otoplastica avviene in anestesia generale. Per eliminare le orecchie a sventola nei bambini, solitamente l’otoplastica si esegue tra i 5 e i 7 anni, poiché in quella fascia d’età circa il 90% dell’orecchio umano ha già raggiunto la sua dimensione definitiva. Per gli adulti, invece, l’intervento presuppone una serie di esami diagnostici preliminari sia fisici che ematici. Nel caso di terapie farmacologiche, è da discutere col chirurgo quali sono i farmaci da sospendere e si consiglia di smettere di fumare, dal momento che il fumo rallenta e complica il processo di guarigione.

 

Dopo l’intervento, viene applicata una benda sulla testa del paziente, da tenere fino a 4-5 giorni dopo l’intervento. Dopo la rimozione della benda, il paziente dovrà indossare un fissaggio sulle orecchie per circa 1 mese e, in seguito, solo la notte per altri 2 mesi.

Sono necessarie, infine, alcune raccomandazioni per il periodo successivo all’intervento, come lavare i capelli in alcune precise condizioni ed evitare l’utilizzo di un phon, oppure non praticare sport di contatto per almeno 3 mesi dopo l’intervento chirurgico. I rischi connessi all’operazione riguardano i rischi potenziali di un’anestesia generale e rischi specifici, come la formazione anomala di tessuto cicatriziale, la comparsa di ematomi, la distorsione della forma dell’orecchio causata da una ipercorrezione o il ritorno della protusione dell’orecchio.

I risultati di un’otoplastica estetica sono sin da subito visibili e ben evidenti.


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