Le Cicatrici

La cicatrice da taglio cesareo come curarla

Autore: Valeria Di Mattei Di Matteo 26/10/2014

La gravidanza è il momento più bello e importante nella vita di una donna, ma lo sappiamo che questo sconvolgimento fisico ed emozionale lascia sul corpo della neo mamma, alcuni segni, taluni dei quali sono destinati a rimanere per sempre: è il caso della cicatrice da taglio cesareo nel momento in cui per insorgenza di alcune complicazioni o necessità, non si possa svolgere il parto naturale. Questo genere d’intervento comporta per la donna la comparsa di una cicatrice vistosa e con segni visibili sulla pelle, di solito il taglio per il cesareo è orizzontale ed è posto nella zona del basso ventre, in prossimità del pube, la cui lunghezza non supera di norma i quindici centimetri circa, considerando il diametro della testa del neonato. In alcuni casi può accadere, quando trattasi di parti di urgenza con cesareo, che il taglio sia fatto verticalmente, partendo da sotto l’ombelico per spingersi giù fino al pube o quasi. In quest’ultima eventualità, la cicatrice appare sicuramente più vistosa, per cui con il tempo, la donna può avvertire la necessità di eliminare o ricoprire per quanto possibile, la sua presenza sulla pelle.

Quando una cicatrice da taglio cesareo diventa evidente e comincia a presentare alcuni effetti antiestetici importanti, come rossore, rigonfiamento e fastidio, è importante intervenire e rivolgersi a un medico, meglio al vostro ginecologo di fiducia, al quale mostrare la ferita. Il medico dopo un controllo saprà indicarvi quale intervento effettuare per curare la ferita e quindi la cicatrice da taglio cesareo.

La cicatrice è un segno della pelle, che difficilmente sarà possibile eliminare, tuttavia ci sono alcuni prodotti e accorgimenti, che si possono adottare affinché si riducano gli effetti molto evidenti.  La pelle è un parte del corpo molto sensibile, è quella attraverso la quale l’individuo avverte tutte le sensazioni fisiche, a ogni tatto questa risponde in un determinato modo: se abbiamo freddo appaiono i brividi, se si avverte caldo si nota la sudorazione, i liquidi in eccesso traspirano acqua attraverso i pori della pelle; è un organo completo ed è l’involucro all’interno del quale il corpo umano raccoglie e conserva tutto ciò che è vitale per la sua stessa esistenza.

Quando la pelle subisce un taglio o una ferita, difficilmente si potrà intervenire per sanarla in maniera quasi totale; il derma presenta sette diversi strati di pelle, poi gli organi interni che subiscono lacerazioni e ferite, per cui ricucire tutto in maniera perfetta, appare come una missione quasi impossibile. Ci sono diversi fattori da considerare: l’età del paziente, la cura della pelle e quindi la sua elasticità, la morbidezza e anche il carattere genetico gioca un ruolo importante nella sua cura e cicatrizzazione.

Quando la donna affronta un taglio cesareo, la pelle subisce uno shock importante, inizialmente apparirà rossa, con il trascorrere del tempo questa assumerà una colorazione più chiara, fino a rendersi quasi perlacea e trasparente, rimanendo tuttavia presente e visibile, seppur in modo diverso in base agli elementi sopra citati.

  • Cura della cicatrice dopo il parto cesareo

Le donne che subiscono un taglio cesareo esprimono una curiosità quasi immediata nei confronti della cicatrice e su eventuali cure e interventi da adoperare per eliminare l’antiestetico segno.

Una prima azione si può eseguire al ritorno dall’ospedale, dopo la nascita nel nuovo arrivato; sono importanti le primissime medicazioni della ferita, prestate attenzione e verificate che non sorgano infezioni, usate del detergente disinfettante per medicare la ferita, utilizzando anche specifiche garze e averne cura per almeno una settimana. Questa fase è importante, se dovessero insorgere delle complicazioni alla ferita, questa potrebbe trasformarsi in un taglio diverso, maggiormente visibile, con conseguenze importanti e trasformarsi in una cicatrice ipertrofica, con rigonfiamento, assumendo una colorazione scura in casi gravi anche violacea. Trascorso il periodo della medicazione, dopo aver eliminato i punti, si passa alla fase successiva: l’applicazione di cerotti o garze con prodotto medicinale al silicone; si applicano tutte le notti sulla ferita in modo che la comprimano e agiscano sulla ferita stessa, in questo modo si evita che la ferita diventi più esposta e gonfia.

Questo trattamento va eseguito per almeno i primi due mesi; si dovrebbero usare delle creme e o gel sempre a base dello stesso principio attivo durante il giorno, eseguendo alcuni massaggi sulla cicatrice in modo che la pelle si ammorbidisca, sia più elastica e si curi in tempi certamente più ristretti.

Le cicatrici da taglio cesareo si possono curare anche dopo tanti anni, quando questo taglio è impresso sulla pelle e i prodotti non sono ottimali per il trattamento; alcuni gel possono aiutare a ridurne l’effetto estetico, ma per questi segni si richiede l’intervento chirurgico o anche Laser per eliminare tutta o quasi la cicatrice.

L’intervento di chirurgia estetica deve essere eseguito almeno sei mesi dopo il taglio cesareo, si consiglia di intervenire solo se escludete la nascita di un altro membro della famiglia, si evita di ricorrere successivamente a nuovo intervento; si agisce soprattutto quando la ferita appare rigonfia, per cui si può eliminare la parte del gonfiore e attutirne il più possibile la visibilità. Il taglio sarà sicuramente meno visibile, su questo si potrà agire con gli eventuali rimedi sopra citati e curare la cicatrice da taglio cesareo con i rimedi della cosmetica e i prodotti farmaceutici che oggi possono portare risultati ottimali.

 

 



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