Le Cicatrici

La ferita lacero contusa

Autore: Federica Apera 22/09/2017

Cos’è la ferita lacero contusa? 

La ferita lacero contusa è una lesione alla cute causata da urti o forti pressioni da parte di oggetti contundenti. Si presenta con margini irregolari, sottili e frastagliati.

La ferita lacero contusa presenta inoltre dei laceramenti che si estendo in ampiezza piuttosto che in profondità. Alcune tipologie di queste lesione, che analizzeremo in seguito, sono: ferite lineari, ferite localizzate sulla crosta ossea, ferite da fratture esposte e ferite da morsi.

Si tratta di una lesione che unisce insieme i danni provocati da:

  • una ferita lacero – caratterizzata da margini non regolari e provocata da una trazione piuttosto forte che causa uno strappamento di cute e o sottocute. Nella maggior parte dei casi non è molto profonda ma presenta ecchimosi che possono infettarsi facilmente, per cui l’igiene della zona lesa è fondamentale. Un esempio di questa ferita è il morso di un cane.
  • Una ferita contusa – è originata da una compressione violenta di un oggetto sulla cute e sui tessuti sottostanti. La forte pressione che origina questa ferita provoca la rottura dei vasi inferiori con conseguente ecchimosi. Non lesiona la pelle al punto da causare il sanguinamento. Un esempio di questo genere di ferite è il famoso “occhio nero”. Si consiglia di applicare del ghiaccio sulla zona contusa in modo da limitare il gonfiore e diminuire l’accumulo di sangue sotto la cute.

 

La lesione lacero contusa è quindi provocata da un’azione comprimente che viene associata ad un’azione di trazione. Si verifica quando la compressione e la trazione sono piuttosto violente tanto da portare ad una discontinuazione dei tessuti. Al contrario di quello che si può pensare, la ferita lacero contusa non presenta la morfologia dell’ oggetto che l’ha causata.

La ferita lacero contusa può essere classificata in 4 categorie:

  • Lesione lineare – è la più classica delle lesioni lacero contuse. Si manifesta a causa di pressione da parte di uno strumento contusivo contro il cuoio capelluto, ad esempio: un manganello o un bastone.
  • Lesione localizzata sulla cresta ossea – riguarda le salienze ossee come la spina tibiale, l’arcata sopracciliare e il mento. In queste zone la pelle è molto sottile e il margine osseo si presenta acuto. A prima vista può sembrare una lesione da taglio ma la ferita viene prodotta dall’interno verso l’esterno. Esempi di ferite localizzate sulla cresta ossea sono le lesioni al mento originate da un forte impatto al suolo o quelle localizzate sull’arcata sopracciliare tipiche dei pugili durante i combattimenti.
  • Lesione da fratture esposte – sono lesioni originate dopo fratture con esposizione di monconi e a seguito della lacerazione dei tessuti. Non presentano bordi ecchimotici.
  • Lesione da morso – è quella lesione causata dal morso da parte di un soggetto con dentatura. Causa lo strappamento della cute.

 

Come si cura la ferita lacero contusa?

Questo genere di ferite richiedono molta attenzione e cura in quanto sono particolarmente soggette allo sviluppo di infezioni causate da corpi estranei. È fondamentale pulire e disinfettare con cura la zona lesa ed eliminare quindi ogni sorta di detriti, terra e polvere che potrebbero apportare delle serie complicanze.

A seguito è opportuno effettuare la vaccinazione antitetanica in modo tale che i batteri, causa dello sviluppo di questa malattia, vengano eliminati in via precauzionale.

Quando bisogna rivolgersi al medico?

La ferita lacero contusa richiede tempi di guarigione più lunghi rispetto alle altre tipologie di ferite. In alcuni casi si richiede un intervento di chirurgia plastica al fine di ricostruire il tessuto mancante nel caso in cui l’impatto abbia causato una perdita rilevante di materia.

Talvolta per facilitare la fuoriuscita di sostanze presenti all’interno della ferita lacero contusa si applica un drenaggio e quindi la ferita non viene completamente chiusa. Questa procedura viene effettuata nel momento in cui c’è una forte possibilità che si riscontri una grave infezione, il drenaggio favorisce l’uscita dei liquidi infetti e la somministrazione di antibiotici.

È importante rivolgersi al medico per avere una giusta valutazione della ferita lacero contusa e l’eventuale intervento terapeutico mirato.

Come evitare la cicatrice

Come già accennato la pulizia è fondamentale, dopo avere disinfettato la lesione con estrema attenzione bisognerà asciugare la superficie con una garza sterile, meglio evitare il cotone in quanto potrebbe rimanere attaccato alla ferita.

Durante la cicatrizzazione è preferibile non esporre la ferita lacero contusa al sole, è sempre meglio tenerla coperta con una garza o una benda. Oltre a schermare i raggi solari è fondamentale anche per evitare il contagio con infezioni dell’ambiente esterno. La benda o la garza va comunque cambiata ogni giorno.

Mai rimuovere la crosta che si verrà a formare quando la ferita si sarà rimarginata, aspettare sempre che cadi da sola altrimenti si potrebbero formare cicatrici rilevanti.



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