Le Cicatrici

Cicatrice da ustione

Autore: Simona Perra 12/05/2018

 Prima di definire la cicatrice da ustione e come intervenire in caso di ustione da acqua bollente o da altri agenti riscaldanti, è bene chiarire i diversi gradi di ustione.

Le ustioni sono delle bruciature che possono essere classificate in quattro gradi in base alla gravità del danno provocato ai tessuti.

 

Ustione di primo grado

Le ustioni di primo grado sono classificate come le più lievi, questo perché provocano un danno solo allo strato più esterno della pelle.

I segni inconfondibili dell’ustione di primo grado sono: il gonfiore (da non confondere con le bolle da ustione) e la pelle arrossata. Nonostante la minore intensità di questa tipologia di scottatura, se dovesse interessare un’estesa parte del corpo sarebbe necessario un intervento medico.

Ustione di secondo grado

L’ustione di secondo grado interessa non solo lo strato più esterno della pelle, ma raggiunge anche il derma. In questo caso rientrano anche l’ ustione da acqua bollente.

I segni tipici sono: la formazione di bolle da ustione (vesciche), macchie rosse e gonfiore esteso.

Ustione di terzo grado

Questa tipologia di ustione è più grave, interessa tutti gli strati della pelle e può provocare danni permanenti al tessuto. Lo sviluppo di una cicatrice da ustione è comune.

Ustione di quarto grado

L’ustione di quarto grado è la più grave e le bruciature si estendono nei muscoli e nelle ossa.

Alle ustioni di terzo e quarto grado possono seguire effetti secondari quali:

  •          shock ipovolemico
  •          pelle bianca o carbonizzata


Le bolle da ustione

Le bolle da ustione, conosciute anche come vesciche, sono una reazione naturale del corpo alle scottature. Il corpo, infatti, produce un siero lenitivo, contenuto nelle vesciche, che ha il compito di idratare e proteggere l’area soggetta a scottatura, finché il nuovo strato di pelle sana non si sarà formato. È, infatti, vivamente sconsigliato bucare le bolle da ustione per via della loro utilità stessa. La giusta mossa è quella di proteggerle fino a che il liquido lenitivo non si sarà assorbito in modo naturale.

Le bolle da ustione si formano indipendentemente dal trattamento istantaneo con acqua fresca immediatamente dopo la scottatura.

Successivamente alla scomparsa delle bolle da ustione è bene non esporre l’area soggetta a scottatura al sole e proteggerla con protezioni solari ad alta protezione (50+).


Curare le Ustioni

La prima cosa da fare in caso di scottatura è bagnare la parte interessata con acqua fresca per qualche minuto, senza rimuovere i tessuti o i vestiti che la ricoprono per evitare ulteriori danni all’epidermide. L’obiettivo è di far diminuire la temperatura dell’epidermide e del derma. Successivamente, sarà possibile ricorrere all’uso di lenitivi e prodotti ad hoc per le scottature che idratano la pelle e aiutano a prevenire la comparsa della tipica cicatrice da ustione.  

Quali sono i tempi di guarigione in caso di ustione?
I tempi di guarigione non sono tutti uguali, possono variare in base allo stato di salute del soggetto e dalla gravità ed estensione dell’ustione.  

Solitamente, se si parla di ustioni di primo grado, il tempo di guarigione è compreso tra i 5 e i 7 giorni, mentre per ustioni di gravità maggiore il tempo minimo è 2 settimane.  


La cicatrice da ustione

Un esito frequente delle scottature profonde è la cicatrice da ustione.

La cicatrice da ustione è una delle tipologie di cicatrici più temute tra le persone. Inoltre, rispetto ad altre tipologie risulta essere più fastidiosa, causando pruriti e disagi con i quali non è semplice convivere.

La cicatrice da ustione può essere provocata non solo da una fonte di calore, altri fattori possono causare questa ferita: elettricità, radiazioni, agenti chimici (ustione da acido) o congelamento.

Nel caso in cui si dovesse subire un ustione è essenziale rivolgersi immediatamente al medico, che avrà cura di disinfettare e curare nel modo corretto la zona interessata, evitando, così, inutili problemi di salute secondari, dovuti ad esempio ad infezioni.

Successivamente sarà possibile concentrarsi sul fattore estetico della cicatrice da ustione. Oggigiorno, infatti, esistono delle valide soluzioni al problema estetico, che possono offrire dei risultati gradevoli ridonando vita e lucentezza alla pelle.


Cicatrice da ustione, i rimedi naturali

Per trattare la cicatrice da ustione, prima di ricorrere alle opzioni di medicina e chirurgia estetica, è possibile provare una approccio con soluzioni più naturali.

Uno dei trucchi più conosciuti per trattare le cicatrici in generale ma in cui rientra anche la cicatrice da ustione è il succo di limone. Il limone contiene acidi della frutta, che aiutano a rimuovere le cellule epiteliali morte, stimolano la crescita cellulare, e donano elasticità alla pelle. Inoltre, è noto per essere un ossigenante naturale con proprietà schiarenti.

L’aloe vera, così come il limone è ampiamente utilizzato per trattare la cicatrice da ustione: ha proprietà antinfiammatorie che riducono le irritazioni della pelle favorendo la rimozione delle cellule epiteliali morte. Riduce il gonfiore e fortifica le nuove cellule.

Infine, l’olio di oliva è ricco di vitamine E e K e antiossidanti. Il suo alto livello di acidità aiuta a schiarire le cicatrici.



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