Le Cicatrici

Ustione da ghiaccio

Autore: Simona Perra  23/07/2020

La cute riveste la superficie del corpo ed è composta da epidermide, che costituisce una barriera fisica dagli agenti esterni, e derma, che sostiene la cute.

L’epidermide, esposta fisicamente agli agenti esterna può essere soggetta a lesioni che possono essere causate non solo da temperature elevate ma anche da temperature estremamente basse, parliamo in questi casi di ustione da ghiaccio.

L’ustione da ghiaccio presenta similitudini con l’ustione da calore in termini di fenomeni locali ma la differenza si manifesta nella durata dell’esposizione all’agente ustionante.

Mentre con le ustioni da calore è sufficiente una breve esposizione per riportare delle lesioni, con l’ustione da ghiaccio o da freddo è necessaria una esposizione duratura. Le zone maggiormente colpite dall’ustione da ghiaccio sono le estremità degli arti, questo poiché una reazione naturale del corpo a temperature ridotte è la vasocostrizione nei punti periferici (mani e piedi) per garantire al cuore un maggior afflusso di sangue e, di conseguenza, di calore.

L’insorgenza di tali lesioni agli arti può portare a condizioni gravi quali immobilità e alterazioni cardio-vascolari. L’esposizione continuata a basse temperature può causare una vasco-paralisi e l’insorgenza di cancrene dovute alla formazione di coaguli.

 

3 gradi dell’ustione da ghiaccio

L’ustione da ghiaccio o da freddo può essere distinta in tre gradi, ognuno dei quali con reazioni che si contraddistinguono.

Ustione da ghiaccio di primo grado

Questa tipologia di ustione comporta un lieve eritema causato dalla paralisi vasomoria che porta alla formazione di screpolature in caso di durata dello stimolo.

Ustione da ghiaccio di secondo grado

In questo caso l’ustione dovuta all’esposizione prolungata conduce alla formazione di vescicole e bolle da ustione da ghiaccio.

Ustione da ghiaccio di terzo grado

L’ustione ha comportato la formazione di una lesione cutanea che è andata incontro a fenomeni di necrosi, questa può colpire interi segmenti.

Le cause dell’ustione da ghiaccio

L’ustione da ghiaccio si presenta non solo se ci si ritrova in luoghi con temperature molto basse, anche il contatto diretto con oggetti refrigeranti come il ghiaccio sintetico o secco ed il ghiaccio spray.

L’ustione da ghiaccio secco, così come l’ustione da ghiaccio sintetico è molto più comune di quello che si creda. Capita spesso di trovarsi a contatto con questi oggetti e, un utilizzo errato può provocare la lesione.

La temperatura del ghiaccio secco è molto bassa ( -78,5° C). Il ghiaccio secco deve essere maneggiato con molta attenzione, indossando un abbigliamento che protegga e guanti in pelle. Sfiorato appena, il ghiaccio secco è innocuo ma l’esposizione continuata con la pelle provocherebbe un raffreddamento delle cellule con conseguente danno simile alla bruciatura.

Ustione da ghiaccio secco rimedi

Questa tipologia di ustione viene trattata come le bruciature da calore. Se la pelle viene coperta di vesciche contenente liquido non bucarle ma rivolgersi al medico per la giusta terapia. Se la pelle si presenta esclusivamente arrossata, guarirà in breve tempo come una comune bruciatura.

 

Ustione da ghiaccio, i rimedi naturali

È possibile trattare le ustioni anche con prodotti naturali che, senza sostanze potenzialmente nocive al loro interno, permettono un ripristino delle condizioni ottimali della cute.

Ecco alcuni tra i rimedi naturali:

-        Miele: rimedio conosciuto per le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti.

-        Aceto diluito: aiuta la guarigione

-        Aloe vera: ha effetti rigeneranti e lenitivi

-        L’arnica: con effetti antinfiammatori

Anche l’ossido di zinco viene utilizzato per le bruciature più lievi e le irritazioni cutanee. Non può essere, tuttavia, utilizzato per il trattamento di gravi ustioni o ferite profonde e in caso di allergie da ossido di zinco.

 

Ustioni da ghiaccio, cosa non fare

Come per le ustioni provocate dal calore, anche con le ustioni da freddo vi sono degli accorgimenti di cui tener conto.

Ecco cosa non fare:

-        Non toccare con le mani sporche le zone ustionate

-        Non applicare cerotti

-        Non applicare pomate o unguenti senza aver consultato il medico

-        In caso di vesciche, non forarle: il liquido al loro interno è una protezione per l’ustione

Le bolle causate devono, infatti, essere sempre protette da un bendaggio sterile, se possibile. Questo bendaggio, però, non deve essere troppo stretto per lasciare alla vescica la possibilità di svilupparsi. La protezione serve a fare in modo che la bolla non si rompa, irriti o infetti. Seguire sempre le indicazioni del medico per evitare la formazione di una cicatrice da ustione.

Se la vescica dovesse iniziare ad infettarsi, è assai consigliato farsi visitare dal medico. Infatti, le infezioni cutanee potrebbero essere profonde e gravi, di conseguenza se la bolla dovesse riempirsi di liquidi diversi da quelli trasparenti, è probabile che questa sia infetta.


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