Le Cicatrici

Ustione secondo grado

Autore: Federica Apera 14/09/2017


Le ustioni colpiscono in Italia ogni anno quasi 100 mila persone,  la maggior parte di esse risultano essere le donne in quanto continuamente a contatto con materiali a rischio.

Le scottature possono essere raggruppate in tre categorie in base alla loro gravità:

  • Ustione di primo grado – conosciuta anche come ustione epidermica, riguarda solo l’epidermide. La pelle scottata brucia e appare arrossata. In questo caso però la lesione è superficiale e tenderà a scomparire senza lasciare cicatrici.
  • Ustione di secondo grado – nota come ustione dermica, non è superficiale come quella di primo grado in quanto riguarda anche il derma lo strato immediatamente successivo all’epidermide. Questa tipologia di ustione causa anch’essa bruciore e arrossamento accompagnato da bolle piene di liquido. In questo caso bisogna agire in modo opportuno per scongiurare la comparsa delle cicatrici.
  • Ustione di terzo e quarto grado – sono le più temute e pericolose. Coinvolgono oltre all’epidermide anche il derma, il tessuto sottocutaneo e nei casi più gravi anche muscoli e ossa.

 

Ustione di secondo grado : classificazioni

La lesione di secondo grado può essere inoltre classificata in tre  sottocategorie:

  • Superficiali quando riguarda l’epidermide e lo strato superficiale del derma.
  • Intermedia quando interessa l’epidermide e parte del derma.
  • Profonde quando riguarda l’epidermide e il derma con conseguente compromissione di folicoli piliferi e ghiandole sudoripare.

 

Due parametri fondamentali che stabiliscono la gravità della lesione di secondo grado sono la profondità e la superficie interessata. Se l’ustione è profonda ma interessa una superficie di pelle ristretta si tratta di una lesione meno grave rispetto ad una che risulta essere più estesa ma superficiale.

 

Sintomi dell’ ustione di secondo grado

Questo tipo di ustione presenta 3 sintomi:

  • Edema, ossia il gonfiore della parte della pelle interessata dalla scottatura.
  • Flittene, manifestazione di bolle composte da liquido sieroso.
  • Dolore.

 

In molti casi è difficile riconoscere un ustione di secondo grado da quella di terzo grado. Un trucco semplice per constatare la gravità dell’ustione è quello di utilizzare uno spillo: se si avverte dolore vuol dire che i tessuti sono sensibili e quindi si tratta di una scottatura di secondo grado.

 

Cosa fare in caso di ustione di secondo grado

I trattamenti utili in caso di ustioni variano in base alla loro gravità.

Prima di tutto bisogna liberare la zona lesionata dai vestiti. Nel caso in cui i vestiti sono incollati alle ferite è meglio evitare di svolgere questa operazione da soli, è opportuno chiamare uno specialista.

Procedere poi raffreddando la lesione di secondo grado con acqua fredda in modo da evitare che si espanda. Consigliato è di disinfettare la pelle lesa con prodotti antisettici privi di alcol.

Infine coprire l’ustione con una garza imbevuta di vasellina in modo da non farla aderire troppo all’ustione.

Se la lesione di secondo grado è particolarmente estesa si consiglia di chiamare immediatamente il pronto intervento e nell’attesa è opportuno sistemarsi in posizione anti shock: di fianco con testa e bocca poste lateralmente e in posizione rialzata rispetto ai piedi.

 

Tempi di guarigione e complicanze dell’ ustione di secondo grado

Le ustioni di secondo grado, quando sono poco estese, tendono a guarire spontaneamente in una decina di giorni senza lasciare cicatrici. Se sono estese i tempi di guarigione si prolungano fino a venti giorni e possono causare una malattia da ustione caratterizzata da tre fasi diverse:

  • Fase acuta – si verifica subito dopo l’incidente che ha portato la lesione di secondo grado. Questa fase si caratterizza per la perdita di plasma, la parte liquida del sangue, che causa l’edema.
  • Fase subacuta – tende a verificarsi dopo qualche giorno dall’incidente. Durante questa fase si possono scatenare delle infezioni batteriche causate da un indebolimento del sistema immunitario.
  • Fase cronica – questa fase si caratterizza per una perdita notevole di peso provocata dalla dispersione di calore causata dalla disintegrazione dell’epidermide nelle zone ustionate.

 

È sempre opportuno avvertire il medico per quelle lesioni che interessano meno del 15% della superficie del corpo. Obbligatorio il ricovero urgente quando le ustioni di secondo grado riguardano una superficie del corpo superiore al 15% del totale. In caso di ustione nei bambini il ricovero è urgente quando le ustioni riguardano il 10% della superficie corporea.

 

Come evitare le cicatrici in caso di lesioni di secondo grado

Quando le scottature riguardano le mani o le articolazioni si può verificare che la pelle si ritiri e può causare fastidi durante i movimenti, un ottimo aiuto è rappresentato da creme e lozioni antisettiche prive di alcol che favoriscono la guarigione. Successivamente sarà opportuno applicare una crema per le ustioni.

Nel caso in cui l’ustione riguarda il viso è importante tenere coperta la zona con delle garze almeno dei giorni successivi all’incidente. Quando comincia a guarire è opportuno applicare delle creme solari protettive con almeno un filtro di protezione SPF 30+  (meglio se di 50 o 100) che scherma sia i raggi UVA che i raggi UVB. Se le parti lesionate non sono protette in modo opportuno dal sole possono dare vita a macchie scure per la cui rimozione è indispensabile ricorrere al laser o al peeling.



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