Le Cicatrici

Ginnastica posturale per le cicatrici

Autore: dott.ssa Tania Basile  04/09/20204

Le cicatrici rappresentano un processo naturale dell’organismo con cui lo stesso si rigenera in seguito ad una lesione sia essa accidentale o chirurgica. Questo processo, come già noto, non sempre si completa in maniera ottimale generando un tessuto cicatriziale non ottimale e, soprattutto in presenza di lesioni profonde, lontano dalla funzionalità originaria. In presenza di una cattiva cicatrizzazione le cicatrici assumono un aspetto inusuale configurandosi come atrofiche, cioè quando il tessuto cicatriziale è insufficiente a coprire l’intera lesione, ipertrofiche, quando il tessuto cicatriziale è maggiore rispetto al naturale rilievo della pelle, e cheloide, ovvero quando il tessuto cicatriziale eccede i limiti della ferita generando peduncoli fortemente antiestetici. Esiste anche la possibilità che negli strati inferiori dell’apparato cutaneo si formino aderenze tra tessuti che prima della lesione non erano affatto collegati tra loro. Queste condizioni si presentano in un numero limitato di soggetti sebbene con maggiore frequenza nel caso di particolari patologie o tendenze ereditarie. È vero altresì che la mancata corretta cicatrizzazione può condurre a disturbi secondari che possono essere ricondotti alla postura o, peggio, a disturbi di più grave entità.

Per capire il perché le cicatrici sono così importanti nella postura del corpo umano bisogna partire dalla considerazione che la pelle rappresenta l’organo più grande ed esteso del nostro corpo. L’intero apparato è responsabile della protezione del corpo e ne rappresenta la principale interfaccia con il mondo esterno sia in funzione di recettore che di difesa in caso di attacchi esterni di agenti, siano essi patogeni o meno. Tale motivo ha reso la pelle un sensibilissimo ed indispensabile organo per l’organismo; dotato di meccanorecettori molto precisi, trasmette informazioni fondamentali al sistema nervoso centrale. La presenza di una cicatrice, soprattutto se quest’ultima non è guarita in modo naturale, può generare una cattiva comunicazione tra i recettori ed il sistema nervoso centrale che può dunque essere tagliato fuori dal canale di comunicazione con la pelle perdendo, in alcuni casi, la capacità, ad esempio, di comunicare interventi per correggere una cattiva postura dovuta a cicatrici.

A causare il problema posturale, quindi, sono quelle cicatrici patologiche che si manifestano nelle modalità elencate pocanzi e che finiscono per incidere sulla postura attraverso diverse possibili vie di comunicazione neurologiche. Oltre alle limitazioni di tipo neurologico, cioè quando la cicatrice produce una cattiva comunicazione con il sistema nervoso centrale, esiste la possibilità che le stesse causino limitazioni di tipo meccanico, ovvero quando il tessuto cicatriziale finisce per limitare il movimento o scompensare la naturale postura del corpo. Quest’ultimo meccanismo è dovuto non solo alla possibile formazione di aderenze negli strati più profondi del derma ma anche a causa della minore elasticità del tessuto cicatriziale.

La presenza di una cattiva postura dovuta alle cicatrici non è sempre facile da diagnosticare. Il motivo principale è che non tutte le cicatrici continuano a provocare dolore o fastidio per cui si finisce per spostare l’attenzione su altre possibili cause. Rivolgersi ad uno specialista rimane sempre la soluzione migliore per determinare la causa del problema posturale dopodiché è necessario predisporre una serie di misure per contenere o eliminare del tutto il problema. Con il supporto adeguato è possibile effettuare particolari test che possono darci risposte su eventuali cicatrici perturbanti sfruttando il VAS, ovvero Segnale Vascolare Autonomo, rilevabile al polso sull’arteria radiale e diretto riflesso neuro-vegetativo.

Il primo aspetto da tenere in considerazione è legato alla riprogrammazione del sistema posturale al fine di assicurarsi che il problema non possa degenerare. Successivamente bisogna intervenire direttamente sulle cicatrici trattandole in maniera naturale con olii essenziali e creme anestetiche se la superfice è eccessivamente sensibile. Lo scopo di questo passaggio è quello di rendere la pelle maggiormente elastica e simile al tessuto originario. Infine potrebbe essere necessario intervenire con laser capace di agire in profondità nei tessuti e stimolando la produzione di collagene ed altre sostanze responsabili della tonicità della pelle. Il trattamento laser generalmente va effettuato due volte a settimana per circa un mese, procedendo nelle sedute successive con un trattamento a settimana per circa un anno.

Indispensabile nel percorso di recupero definitivo è uno specialista in ginnastica posturale che valutando i singoli casi è capace di determinare con precisione l’entità del problema e gli eventuali effetti secondari sul paziente come ad esempio il piano psicologico o di percezione estetica di sé. Le cicatrici sulla linea mediana del corpo possono produrre oscillazioni anomale sul piano sagittale facilmente identificabili e prevedibili in fase di diagnosi. Se le cicatrici si trovano ai lati le oscillazioni anomale prodotte sono di tipo rotatorio non sempre definibili con facilità e dagli effetti perturbativi imprevedibili. L’osservazione del problema dà allo specialista gli strumenti necessari per stabilire le tecniche manuali da effettuare e gli esercizi di ginnastica posturale, come allungamento e stretching, fondamentali per garantire un graduale recupero posturale. Prendersi cura delle proprie cicatrici rimane il passaggio centrale per prevenire ed evitare problemi futuri.

 Fonti:

-          William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer2020.

-          Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

-          Nicolò Ragalmuto, Roberto Pizziconi, Ginnastica Posturale®. Metodo scientifico, Ats Editore, 2017.



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